In logoterapia, il principio del "passaggio dall'IO al TU" implica un cambiamento fondamentale nel modo in cui una persona percepisce e interagisce con il mondo e gli altri. Questo passaggio è legato all'idea che il significato nella vita può essere trovato non solo attraverso l'introspezione e l'autorealizzazione, ma anche, e forse soprattutto, attraverso le relazioni e il servizio agli altri.

Frankl sosteneva che il significato della vita non può essere trovato isolatamente. La vera “essenza” dell’Uomo emerge solo quando riusciamo a connetterci profondamente con le altre persone, riconoscendo, rispondendo ed entrando in risonanza con i loro bisogni e desideri (Viktor Frankl Inst. USA).

Passare quindi dall'io al tu significa trascendere l'egocentrismo per riconoscere l'altro come individuo unico e prezioso; questo movimento è essenziale per trovare un senso che vada oltre la propria esistenza personale, poiché comporta un impegno autentico verso gli altri (Viktor Frankl Institute Vienna). E’ da evidenziare che la logoterapia pone un'enfasi particolare sul concetto della responsabilità, rimarcando che ogni individuo ha una responsabilità verso l'altro. Amare e prendersi cura degli altri, sia a livello personale che professionale, diviene quindi un modo per vivere questa responsabilità e trovare, ancora una volta, un significato più profondo nella vita (GoodTherapy).

Tale sinergia, risonanza fra le parti può e deve passare inevitabilmente atraverso il dialogo ma esso deve avere una caratteristica fondamentale: essere autentico.

Passare dall'io al tu significa ascoltare veramente l'altro, comprendendo tutte le sue esigenze e sopratutto, rispondendo in modo empatico. Questo tipo di interazione non solo arricchisce la vita dell'altro, ma porta anche a una crescita personale significativa (Viktor Frankl Inst. USA).

In un contesto terapeutico, l’autenticità è elemento sostanziale come quello di  incoraggiare ed indirizzare il paziente a riconoscere l’altro; tale azione aiuterà a ridurre l'isolamento e il senso di solitudine, promuoverà la costruzione di relazioni significative, favorirà un senso di appartenenza e connessione, realizzando o favorendo così lo sviluppo di una maggiore empatia e comprensione degli altri.

In linea di principio, in ambito logoterapico, esistono due modalità che agevolano l’esperienza del passaggio dall’io al tu: 

- L’attività di Volontariato che coinvolge il soggetto in attività d’aiuto trasformandola in via maestra diretta verso la ricerca  di significato.

- Le Relazioni Interpersonali che investendo le sue energie ascoltando e supportando gli altri, arricchisce profondamente sia la vita propria che quella degli altri.

A queste ultime possiamo aggiungerne una terza che non appartiene alle metodologie “tipiche” dell’insegnamento frankliano, ma che derivano dagli studi meditativi approfonditi dal Prof. Gioacchino Pagliaro, i quali rispecchiano perfettamente identici principi logoterapici. Tale corrispondenza è talmente eclatante da dover riportare letteralmente un esempio di testo per poi analizzarlo:

...ora inizia ad immaginare che tutte le tue singole luminescenze si uniscano tra di loro portando questa luce di armonia e di benessere in un grande campo mentale che è questa stanza, che è rappresentata da te… e cominci a sentire l’esigenza di espandere questo campo di luce, verso l’esterno, verso tutti coloro che prima di tutto soffrono in questo momento… immaginando che questa luce sia luogo d’aiuto… vivi questo momento come un momento di soddisfazione, di gioia nel prendersi cura di chi ha più bisogno… che possa liberarsi dalla sofferenza e aiutare a sua volta altri esseri, a stare bene...

Dall’analisi del testo si evince proprio la correlazione tra logoterapia e meditazione nel modo seguente:

  • Unione delle luminescenze: Inizia con un focus interiore, immaginando che le singole luminescenze, si uniscano per formare un campo mentale armonioso. Questo rappresenta la consapevolezza e la cura di sé, un passo iniziale nel percorso di crescita personale.
  • Espansione del campo di luce: Una volta creato questo stato di armonia interiore, il passo successivo è espandere questa luce verso l'esterno, immaginando di aiutare chi soffre. Questo passaggio rappresenta il movimento dal focus su di sé (io) alla preoccupazione e responsabilità per gli altri (tu).

Soddisfazione e gioia nel prendersi cura degli altri: Vivere questo atto di espansione e aiuto come un momento di soddisfazione e gioia sottolinea l'importanza del trovare significato e realizzazione nel prendersi cura degli altri, un concetto chiave nella logoterapia. Frankl riteneva che il senso della vita si trovi spesso nel dedicarsi a qualcosa di più grande di sé, come aiutare gli altri elaborando la propria sofferenza.

  • Catena di aiuto: Il testo conclude con l'idea che, elevandosi e dando valore alla sofferenza, gli altri possano a loro volta aiutare ulteriori persone. Questo crea una rete di supporto e benevolenza nella mente del meditante ed una risposta (spiegabile solo attraverso i principi della fisica quantistica) che continua a espandersi, enfatizzando il potere trasformativo dell'altruismo e della connessione umana, elementi essenziali per una vita piena di significato secondo la logoterapia.

In conclusione, il passaggio dall'io al tu nella logoterapia rappresenta un cambiamento di focus da un'esistenza autocentrata a una vita arricchita dalle connessioni e dall'impegno verso gli altri. 

Frankl considerava questo passaggio come uno dei modi principali per trovare un significato profondo nella vita, un significato che contribuisce alla guarigione autentica, non solo fisica, ma anche mentale e spirituale. Questo approccio trova ulteriore risonanza e conferma nella pratica della meditazione, i cui effetti benefici sono sempre più compresi e sostenuti dalle scoperte della fisica quantistica.